PROSSIMO EVENTO

PROSSIMO EVENTO

lunedì 1 ottobre 2012

 

Video Girato in via Spina a Jesi da me medesima
Montato da me medesima

GLI INCONTRI CHE FANNO RIFLETTERE...
con il sorriso.

Quest'estate per me, si e conclusa portando una sorpresa. 

Nelle campagne vicino casa mia, si e' lasciato cogliere di sorpresa un RICCIO.



In un pomeriggio di settembre, e' stato catturato dalle mani sapienti di un uomo dalle antiche capacita contadine.

 
Con la cura e la rapidita necessaria al caso, ZAC e' stato preso.

Preso ed accolto in un luogo sicuro, con cibo ed acqua assicurato e' rimasto lì per la notte.

Il giorno dopo l'inctro diretto, ci siamo conosciuti.

Semplicemente la bestiola, stava ... acuto, sveglio, in attesa del prossimo cambiamento.

OSSERVATORE ASPETTAVA IL MOMENTO GIUSTO...
Il momento per ritrovare, almeno in questo caso, la sua libertà.

Ed eccoci in un momento lasciamo tornare alla terra questa creatura notturna e li...sono riuscita a catturare il momento, la magia con cui dopo attente INDAGINI il Riccio ha ritrovato la libera terra.

Così come il RICCIO IL MIO LAVORO è rimasto  nell'estate sveglio e attento,  ha trovato NUOVE VIE, NUOVE POSSIBILITÀ.

Ed ora eccomi qui, pronta a condividerle con voi.

Ecco i nuovi spazzi da me indagati.
Ecco le nuove vie creative, 

le nuove direzioni di ricerca....

www.elisalatini.it

sabato 30 giugno 2012

DALLA SPRING COLOR L'ALBERO VA AL
PREMIO CELESTE 2012


 QUERCIA STAFFOLO
Tecnica mista, Tela, 80x120x3cm, 2012

Tecnologia e tradizione

manuale, analogico e digitale.
Parto da un attento studio attraverso il disegno, per poi  procede ad una scrupolosa ricerca fotografica; i soggetti catturati dal mezzo digitale o analagico, vengono in fine, elaborati al pc.
L’opera pittorica dunque, nasce da un’operazione di ricerca che strutturata com’è per fasi, di fatto mi conduce alla creazione di vere e proprie opere d’arte uniche ed  irrièetibili visto la complessità tecnica di realizzazione.

Le opere hanno come puntello teorico fondamentale la consapevolezza del rapporto simbiotico tra Uomo e Natura.
            Di conseguenza, ogni albero incarna strettamente una persona, instaurando cpsì, con essa un rapporto simbiotico, permettendo di instaurare un parallelismo tale per cui come al singolo individuo corrisponde il singolo albero, così alla società (insieme di individui, massa) corrisponde la “foresta”.

            Dunque, l’ “Uno albero” è come l’ “Uno persona” e quindi, il benessere e la salute dell’uomo è gioco forza interdipendente con quelli degli alberi.
            Ulteriori  suggestioni teoriche che mi hanno indotto a trattare tanto in profondità gli aspetti simbolici - esistenziali degli alberi, sono sicuramente le teorie omeopatiche, per cui a determinati alberi corrisponde appunto un determinato un profilo caratteriale; la funzione simbolica di passaggio – trasformazione, cui assurge l’albero in cui cade l’Alice di Lewis Carrol; l’importanza delle creature arboree nelle culture antiche come le celtiche e più in generale, in numerose tradizioni culturali e letterarie (Dante, Pier delle Vigne, L’albero del bene e del male di Adamo ed Eva, Tolkien, Il Signore degli Anelli).

martedì 19 giugno 2012


Corriere proposte

Albero, ecologia dell'anima
Mostre d'Arte
CASTELFIDARDO AN Spring color, Via Jesina 63

Descrizione

“Albero, ecologia dell’anima” è il titolo della mostra pittorica che Elisa Latini, giovane artista jesina, propone al pubblico dopo circa tre anni di ricerca sull’albero e sul suo significato per l’uomo. L’evento, giunto alla sua seconda edizione e concepito per essere itinerante, intendendo abbracciare diverse realtà, è organizzato dall'azienda Spring Color e dall’Associazione Artistica il Camaleonte, in collaborazione con il Centro armonico di Recanati, il Centro “Domoruka” (Cile), e con il Patrocinio della Regione Marche e del Comune di Castelfidardo. 


 
Studio Olivo(Monte San Vito), tecnica mista, smalto, pigmento, china su carta 
29cmX 20cm

Con l’esposizione in programma presso lo show room Spring Color nella sede di via Jesina a Castelfidardo, da venerdì 20 aprile al 31 maggio (prorogata al 30 giugno) prossimi, Elisa Latini ci presenta il suo originale lavoro che attinge al mito e alla sacralità dell’albero. L’artista ci rivela “l’anima” del bosco e dei suoi elementi costitutivi, mentre l’intreccio metafisico della sua personale foresta invita a rileggerne il profondo significato ecologico e simbolico. “Nell’intreccio di rami e cortecce – si legge nella critica all’opera dell’artista jesina a cura di Eleonora Latini - sono nascosti alveoli e ventricoli, cuori e polmoni, cellule pulsanti con nuclei e reticoli, membrane. Una visione che ricorda e esalta la consistenza frattalica e perfetta della natura.
La visione prospettica è eccezionale. Essa esalta la multiformità e l’ordinata complessità della vita vegetale, quel suo poter essere percepita in semplici forme geometriche di sintesi e il suo contemporaneo esplodere in possibilità di dettaglio infinite”. Nelle tele di Elisa Latini gli alberi sono accoglienti e benevoli, silenti ascoltatori. Vivi,semplicemente fanno della linfa il loro sangue e del loro respiro la nostra aria. 


 
  
Studio Ciliegio , tecnica mista, smalto, pigmento, china su carta 29cmX 20cm

Anche per questo, l’artista sente le piante così vicine al suo cuore, ne sente il nutrimento che stimola il suo immaginario. In occasione dell’inaugurazione di venerdì 20 aprile è previsto l’incontro-dibattito: “Foresta, riflesso d’uomo. I colori della natura”, tramite cui aver occasione di comprendere la poetica dell’artista, la profonda ragion d’essere delle sue opere, come la loro complementarietà con realtà apparentemente diverse e il tentativo di condurle a sintesi.
Infatti, se da un lato la scelta dell’azienda “Spring color”, realtà pioneristica nella bioedilizia, vuole essere un chiaro segnale dell’interazione possibile tra cultura d’impresa e mondo artistico nel reciproco arricchimento culturale e volontà nel divulgare i valori dell'ecologia; quella dei Centri “Armonico” e “Domoruka”, indicano l’opzione per un approccio olistico, naturale e attento alle più essenziali necessità psico-fisiche dell’essere umano, le stesse che l’artista trova appagate nei suoi incontri arborei. In tale occasione si potrà quindi, godere del confronto non solo con l’artista, ma anche con Maria Vittoria Capone del Centro “Armonico – Associazione per il Benessere psicofisico”; con Marisol Figueroa del Centro “Domoruka”; con Francesco Mosca e Patrizia Mancinelli dell’Azienda “Spring Color” e con il Presidente dell’Associazione Artistica: “Il Camaleonte” Andrea Silicati.

lunedì 11 giugno 2012

ECOLOGIA DELL'ANIMA 02

VERRA'  PROROGATA FINO AL 30 GIUGNO
L’ESPOSIZIONE SI TIENE ALLA
"SPRING COLOR"  A CASTEL FIDARDO

INTANTO..........
ECCO LE NUOVE PROVE, I NUOVI BOZZETTI
 CHE IN SETTIMANA ANDRANNO SULLA TELA

 FORESTA
smalto, pigmento diluito in medio neutro per acquarello su carta 29cm X 30cm

 FRUTTETO
smalto, pigmento diluito in medio neutro per acquarello su carta 29cm X 30cm

 CHIOME
smalto, pigmento diluito in medio neutro per acquarello su carta 29cm X 30cm 
 
 VEDUTA GENERALE DEI BOZZETTI
smalto, pigmento diluito in medio neutro per acquarello su carta 29cm X 30cm

venerdì 25 maggio 2012


GRANDE FAGGIO 2 (Canfaito) 80cm X 80cm
 
I MIEI ALBERI IN MOSTRA....
TESTO A CURA DI ELISA LATINI

Il mio lavoro artistico è diventato per me esperienza di vita.

Un’esperienza creativa che, per scelta, viene basato sul rapporto uomo-natura.
Per scelta uso, dunque, materiali naturali (pigmenti naturali SPRING COLOR) e di materiali di recupero.



QUERCIA STAFFOLO 3 DIMENSIONE 120 cm X 80cm


La mia è un’opera che vuole avere un basso impatto con l’ ambiente.

Questo per rieducare, per rieducarci a capire il valore che è nella natura come fonte di vita.

Una fonte non più inesauribile , ma che va tutelata per tutelare noi e chi viene dopo di noi.

La Natura viene rappresentata nel mio lavoro da un simbolo maestoso che da secoli accompagna l’uomo, ossia, L’ALBERO.

ALBERO= uomo
ALBERO= natura
ALBERO= come simbolo dell’intrinseco legame

di vita che c’è tra l’umanità e la natura stessa.


 QUERCIA STAFFOLO  DIMENSIONE 120 cm X 80cm



Le opere hanno come puntello teorico fondamentale la consapevolezza del rapporto simbiotico tra Uomo e Natura.
            Di conseguenza, ogni albero si lega alla persona, instaurando con essa un rapporto simbiotico, instaurando il parallelismo
singolo individuo = singolo albero
così la società come insieme di individui, corrisponde alla “foresta” esposta.
 


QUERCIA STAFFOLO 2 DIMENSIONE 120 cm X 80cm



            Dunque, l’ “Uno albero” è come l’ “Uno persona” e quindi, il benessere e la salute dell’uomo è gioco forza interdipendente con quelli degli alberi.
            Ulteriori  suggestioni teoriche che mi hanno indotto a trattare tanto in profondità l’aspetti simbolico - esistenziali degli alberi, sono sicuramente le teorie del dott. Bach, per cui a determinati alberi corrisponde appunto un determinato un profilo caratteriale; la funzione simbolica di passaggio – trasformazione, cui assurge l’albero in cui cade l’Alice di Lewis Carrol; l’importanza delle creature arboree nelle rune celtiche e più in generale, in numerose tradizioni culturali e letterarie (Dante, Pier delle Vigne, L’albero del bene e del male di Adamo ed Eva, Tolkien, Il Signore degli Anelli).


giovedì 17 maggio 2012

ANDANDO AVANTI......................


 OLIVO
50 cm X 45 cm  
tecnica mista su tavola, penna gel, inserti di stoffa. 

IL MIO RAPPORTO CON IL COLORE:
NATURALE.

COME NELL'ANTICHITA I PITTORI PRENDEVANO E MACINAVANO CON CURA LE PROPRIE POLVERI, ANCHE IO DALL'INCONTRO CON SPRING COLOR, STO RECUPERANDO UNA TRADIZIONE ANTICA. CIO' E' POTUTO AVVENIRE,  PERCHE' 
 HO TROVATO CHI COME ME DELLA PROPRIA SENSIBILITA CROMATICA, NON SOLO NE FA UN'ARTE, MA UN VALORE UMANO ED ETICO.



 CILIEGIO
20 cm X 13 cm  
tecnica mista su tavola, pigmento polveree, medio per acquarella penna gel.


ECCO A VOI 

La Spring Color presenta un'ampia gamma di pitture ecologiche murali con Pitture al latte e uovo / Pitture antibatteriche a base di calce/ Pitture Ecologiche per esterno ed interno / Coprenti, semicoprenti o semitrasparenti.
La nostra produzione di miscele pittoriche è improntata sulla qualità della resa e su un insieme di valori aggiunti. Come leganti e tensioattivi utilizziamo materiali provenienti dal mondo agricolo come latte fresco, albume e tuorlo d’uovo freschi, cera d’api, amidi, oli, grassi, estratti da agrumi, piante officinali.
L’utilizzo del latte, dell’uovo, della cera d’api, gloriosi componenti della storia dell'arte e delle tecniche pittoriche, è affiancato da un sistema di conservazione “naturale” (acidificazione e alcalinizzazione con aceti, oli essenziali, acidi citrici, borati, sali, calce, propoli che stabilizzano il pH e la carica batterica).
Il sistema di conservazione è stato riconosciuto innovativo da diversi enti internazionali che ci hanno concesso un BREVETTO, europeo e statunitense. 

TESTO TRATTO DA:
 http://www.springcolor.it/PRODOTTI/PittureeVelature/tabid/61/language/it-IT/Default.aspx
 

CILIEGIO  
20 cm X 13 cm  
tecnica mista su tavola, pigmento polvere , medio per acquarella, penna gel, inserti di stoffa. 



lunedì 7 maggio 2012


 Foto esposizione SPRINCOLOR Castel Fidardo
" ALBERO ECOLOGIA DELL' ANIMA02"


Marisol Figueroa
Centro Domoruka-Chile.
testo a cura di Marisol Figueroa

Nel Sud del Mondo, in Chile abitavanno gli Indigeni, ancora ci sono.
Il loro nome MAPUCHE.

“MAPU” vuol dire TERRA, “CHE” vuol dire GENTE, nella loro cultura quando si prende una foglia alla pianta, prima le si chiede il permesso.
Quando un’ albero cadeva presto, ancora giovane, allora se ne mette subito uno nuovo.

I MAPUCHE guardavano la natura seduti, senza disturbarla, l’ascoltano, la guardano, la sentono, l’ annusano.
Loro si sentono parte della Terra ...”noi siamo della Terra”.




Nell’incontro dibattito tenuto lo scorso 20 Aprile, io posso dire di avere sentito ogni ritmo, ogni colore, ogni sospiro della terra.
L’incontro è stato profondo e semplice mi ha ricordato la terra, la sua forma matristica, poichè nella conversazione eravamo disposti tutti in cerchio.

La Ditta Sprig Color, che ci ha ospitati, mette il colore della Terra nei pigmenti, accogliendo la sua struttura, il suo profumo, il suo ritmo , della terra usando la Natura   consapevolmente.

Il Centro Armonico fa vedere come ascoltare il corpo umano, attraverso il massaggio, lo yoga, strumente con cui noi possiamo equilibrare il nostro corpo con la nostra natura e la nostra anima.

Nei dipinti di Elisa Latini sento il volo della creativita, creare-vita, lasciarsi andare nel ritmo proprio dell’ albero, ascoltare le sue radici, le sue foglia, la sua corteccia, navigare fra acqua , terra, pigmenti...nella tela, nel legno, prendere  lo spirito dell'albero che cresce, si manifesta nella grandeza della sua opera.

Opera che arriva a far sentire il vento che susurra, nel bosco.

Il dipinto di Elisa, arriva  fino alla foresta, andando ancor piú dentro fino alle profondità dell’albero.
L’albero è visto come un Essere, una creatura, che ha un suo Universo riflesso nel nostro, dalla particella piú leggera, piccola fino all’ energia della  Vita.

  Il Centro Domoruka

Offre uno spazio alle persone che necessitano di riposo, di ozio, di tempo libero e che cercano  l’ispirazione nella natura considerata come veicolo  di sé stessi.

Domoruka, offre alla persona che viene, la possibilità di vedere la propria vita quotidiana in un’altra prospettiva.

Domoruka, da la possibilità di vivere in un’architettura circolare, geodetica, totalmente immersa nel verde, portandoci a vivere a stretto contatto con la natura, dando la possibilitrà ad ogni persona di ritrovare la propria natura.

 Domoruka si colloca in uno spazio verde, una foresta, offrendo all’uomo la possibilità di incontrare la natura, per ascoltare la saggeza della terra.

“ Quando tra i MAPUCHE nasce un bimbo,il suo cordone ombellicale, viene posto nella terra con un seme di albero. Quando poi, crescendo, il bambino inizia a porsi domande sulla vita, questo viene mandato a parlare al suo albero”.  
Voglio ringraziare a tutti voi, per essere stati nel cerchi a parlare con noi, sentendo il calore della nostra umanitá .

 A Tutti voi un abbraccio con tenerezza

Marisol Figueroa
Centro Domoruka-Chile.

marisoldomoruka@gmail.com

mercoledì 2 maggio 2012

ALBERO ECOLOGIA DELL'ANIMA

ALBERO ECOLOGIA DELL'ANIMA:    Foto esposizione SPRINCOLOR Castel Fidardo " ALBERO ECOLOGIA DELL' ANIMA02" COLORE E NATURA testo a cura di ELISA LATINI....


 
 Foto esposizione SPRINCOLOR Castel Fidardo
" ALBERO ECOLOGIA DELL' ANIMA02"

COLORE E NATURA
testo a cura di ELISA LATINI.
Ed è dai colori, è partita quest’avventura.
Ho iniziato questo percorso in primo perché lo sentivo come una profonda riscoperta personale della natura intesa come intimo mezzo espressivo.
In secondo luogo, sono stata affascinata dal concetto, dalla definizione scientifica di colore; il colore  è luce, è un’onda luminosa che il nostro occhio interpreta come colore a seconda delle intensità ecc…
Dall’incontro con “Spring Color”  ho avuto lo stimolo a provare i pigmenti, le polveri “la materia pittorica”.
Ho cercato nelle definizioni scientifiche come il nostro occhio percepisce il colore, ho cercato anche nella storia come i pittori creavano i loro colori, ed ho iniziato un recupero della tradizione pittorica passando così dal mezzo digitale con cui catturo l’immagine alla tecnica pura.
Ecco perché utilizzo i pigmenti e perché vegetali e terre.                 
Ricerco nella storia il valore del sapere antico legato all’arte pittorica. Questo è il valore che rendono i miei lavori unici ed irripetibili.
Il mio è un lavoro che in un mondo dove tutto è devoto ormai alla riproducibilità e all’industria petrolchimica parla come OPERA D’ARTE VIVA.
Opera viva. Dal soggetto rappresentato al fondo, tutto si muove ed i colori come la mia poetica, tendono a nutrire in modo sottile e delicato chi la guarda.
Opera che non punta solo all’estetica dunque, ma anche attraverso la stimolazione sensoriale olfattiva e visiva, a una riscoperta intima della nostra natura umana andata perduta.                              
                                                                                                      
di Elisa LAtini


TESTO A CURA DI
SPRING COLOR TESTO TRATTO DA:
http://www.springcolor.it


Le pitture ecologiche, come tutte le finiture naturali,  prevedono la totale esclusione di materie prime di sintesi petrolchimica e l’uso di componenti di origine naturale o di “chimica dolce” che creino un “minimo minor impatto” per l’ambiente e la salute di chi li usa.
Sul mercato oggi sono presenti una serie di prodotti sedicenti "ecologici", con suffissi "eco", "bio", "naturale". La Spring Color non ritiene sufficiente la dicitura "zero VOC" (composti organici volatili) che indica una bassa percentuale di solventi, senza specificare quali e quindi senza distinguere tra componenti naturali atossiche e sostanze pericolose. Secondo noi le pitture e le vernici ecologiche non devono contenere traccia delle sostanze cancerogene presenti nelle vernici convenzionali (numerosi tipi di solventi, pigmenti, coadiuvanti e alcune cariche).
Per sapere di cosa parliamo bisogna anzitutto conoscere di cosa è fatta una miscela pittorica (pittura o vernice).
Gli elementi essenziali sono cinque: 
  1. COLLE (leganti)
  2. CARICHE
  3. PIGMENTI
  4. SOLVENTI
  5. COADIUVANTI

COLLE o LEGANTI:
Questo gruppo determina la specie e le caratteristiche principali di una pittura o di una vernice, che sono definite a seconda del legante principale contenuto in formulazione. Nei prodotti vernicianti attuali le colle sono rappresentate da resine polimeriche sintetiche aventi molecole complesse (resine acriliche, vinilversatati, alchidiche, epossidiche, silossaniche, siliconiche, ecc...). Lo svantaggio principale delle pitture con resine sintetiche è rappresentato dal fatto che la pellicola formatasi con il tempo tende a degradarsi manifestando fessurazioni, sollevamento e distacco a brandelli, rovinando l’estetica, compromettendo inoltre i supporti e producendo pericolose polveri che vengono respirate dagli occupanti dell’ambiente.
CARICHE: Le cariche sono materie rinforzanti dello strato pittorico, normalmente inerti e costituiscono fino al 60% della composizione della miscela pittorica. Le moderne vernici e pitture usano più o meno le stesse cariche di un tempo : carbonati di calcio amorfi e cristallini, talchi, mica, argille, gesso, polveri di marmo, quarziti, sabbia. Oggigiorno però esistono anche delle cariche “modificate” artificialmente con rivestimenti di sostanze sintetiche, cotture e “precipitazioni fisico-chimiche”.
PIGMENTI: I pigmenti sono le materie coloranti di una miscela pittorica. Senza di essi il prodotto sarebbe un vernice trasparente o neutra. Gli ossidi sono i pigmenti più rappresentativi (ossidi di ferro, zinco, titanio).
Essi posseggono livelli di saturazione di tinta molto alti, cioè normalmente dopo la seconda mano non avviene più incremento dell’intensità della tinta (come succedeva un tempo con le terre naturali).
L'industria chimica negli ultimi decenni ha proposto una serie di pigmenti organico-sintetici dai toni molto forti e accesi (aniline, ftali, irgaliti, ecc...).  Questa forte coprenza, ricercata in quanto facilita l’opera dell’applicatore, dà luogo però a valori di “sordità” e “piattezza” di colorito, criticati nell’edilizia del restauro da ricercatori, soprintendenti, progettisti e operatori.
SOLVENTI: I solventi e i diluenti della miscela pittorica e del legante sono materie prime essenzialmente volatili. Nelle pitture acriliche o viniliche o in quelle con resine amminoplastiche, con poliesteri o poliuretani, i solventi organici più usati sono Idrocarburi Alifatici ed Aromatici, Alcoli, Chetoni, Acetati e Glicoli : la loro caratteristica è un'alta volatilità. Nelle vernici i solventi più comuni sono il Toluene, lo Xilene e i Glicoli; negli inchiostri si usano in prevalenza i Chetoni ed infine nelle colle il N-Esano.
COADIUVANTI: I coadiuvanti sono componenti secondari che servono a stabilizzare meglio le miscele pittoriche. Esistono gli antischiuma che servono a mantenere l’impasto più omogeneo; i sospensivi e gli addensanti che lo fanno essere più compatto;  i coalescenti che integrano le funzionalità delle resine sintetiche; i tensioattivi che emulsionano le parti grasse con quelle acquose; i bagnanti e i disperdenti che inglobano meglio le polveri immesse; i conservanti e i protettivi del film secco che combattono le cariche batteriche; i ritardanti che permettono un’essiccazione omogenea del film pittorico; gli essiccanti che velocizzano l’indurimento degli oli e dei grassi; gli antibolle che preservano il prodotto da eventuali formazioni di piccoli crateri contenenti aria; inoltre i profumanti, gli idrorepellenti, i correttori di acidità...

lunedì 30 aprile 2012



Foto esposizione Spring color Castel Fidardo 20 Aprile 31 Maggio 2012

LA MATERIA
IN SENSO STRETTO 
di Elisa LAtini

I materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera son differenti per questo si definisce opera a tecnica mista.

Per quanto riguarda i colori utilizzati, sono pigmenti e smalti preparati dalla Spring Color azienda che produce colori naturali le belli arti e per l’edilizia.

Nelle mie opere in genere non solo quelle esposte sono presenti i seguenti colori:

Su tela (presenti in mostra) :
- Verde Nicosia
- Indaco
- Guado
- blu cobalto
- Giallo infuocato
- Giallo chiaro n° 324
- Robbia
- Arancio terra n°  316
- Ocra.

Su tavola (non presenti in mostra, in fase di ricerca)

-         Opaca col 70 T. OCRA DUNKEL
-         Opaca col 63 T. ROSSO VENETO
-         Vernice col 32 VERDE OSSIDO
-         Vernice col 41 BLU COBALTO
-         Vernice col 35 OCRA OSSIDO
-         Vernice col 42 GRIGIO OSSIDO.

Dalla materia prendono corpo le cose che nutrono l'anima tutto si crea dalla MATERIA, dai materiali.




sabato 28 aprile 2012




Foto esposizione Spring color Castel Fidardo 20 Aprile 31 Maggio 2012

ALBERO: 
Interconnessioni tra Natura, Uomo e Territorio (Jesi - Vallesina).

La mia opera mira a creare un ponte tra del'uomo e la Natura.

Infatti, sulla base di un’attento studio delle caratteristiche arboree, mi sono prefissata lo scopo di  creare una sorta di “foresta sacra” formata dagli alberi da me rappresentati e uniti in mostra a creare appunto una società arborea, quindi, foresta.

 Questa operazione vuol far emergere il legame forte tra la società Uomama e la Natura: ogni albero prima ancora che per una precisa rappresentazione arborea, si impone infatti, per le sue valenze simboliche; per un suo carattere strettamente connesso a quello dell’individuo che lo puo scegliere perchè, nell'opera vi si determina un' “alter ego” o se si vuole, un simbolo “araldico” dell'individuo che portandolo a casa se ne appropria.

L’arte rivela il proprio potere di trasfigurare la realtà, di creare legami inaspettati, o forse meglio, di palesare interconnessioni esistenti, ma inopinate.

venerdì 27 aprile 2012

Il grande noce tecnica mista su tavola 150cm X 150cm


Ad Elisa, ed a alla sua ultima fatica artistica, va un mio vecchio componimento poetico che per il mio sentire profano, equivale alla ricerca necessaria a qualsiasi artista per non replicarsi ma per riprodursi in altro modo, sempre.

Cerco
un tutto che mi avvolga
e che mi svolga,
che mi stringa
e che mi lasci
in un saluto,
in un eterno abbraccio
di mani nude
serrate e brune.
Vivo troppo spesso
una vita altrove
un po’ in ogni dove.
                                                                                                          Colomba Di Pasquale

mercoledì 25 aprile 2012

ALBERO ECOLOGIA DELL'ANIMA:  Quercia Staffolo tecnica mista su tela 120 cm X 8...

ALBERO ECOLOGIA DELL'ANIMA:  Quercia Staffolo tecnica mista su tela 120 cm X 8...:   Quercia Staffolo tecnica mista su tela 120 cm X 80 cm GLI ALBERI DI ELISA TESTO A CURA DI COLOMBA DI PASQUALE Al nocciolo ...
 Quercia Staffolo tecnica mista su tela 120 cm X 80 cm

GLI ALBERI DI ELISA
TESTO A CURA DI
COLOMBA DI PASQUALE

Al nocciolo delle cose, fino alla loro essenza, fino alla loro anima.
Il bosco rifugio e luogo di liberazione, visione dei rami dal basso, il cielo sempre a portata di occhio, filtra tra i rami più o meno vigorosi e gli aghi di luce apparentemente fredda di quel bianco in polvere medoun di cui spesso fa uso l’Artista.
E’ il mondo interiore, la visione del mondo esteriore di Elisa Latini che si rivelano dalla sua opera come tracce che lascia la bassa marea sul ventre di mare che lascia alle sue spalle.
Cosa lascia, sulla fradicia terra, la bassa marea? Non solo ciò che è visibile: le alghe nelle cangianti colorazioni, i sassi più o meno levigati, l’odore aspro del mare, il fresco che rapprende l’anima, i piedi che affondano, l’aria salmastra d’intorno che inebria.
Tutto questo, traslato nelle ambientazioni per nulla marine ma boscose, si rintraccia nell’opera di Elisa.
L’Artista parte dalle preparazioni del piano di lavoro (http://latinielisa.blogspot.it/): le emozioni e le sensazioni trascritte in calce all’opera generano l’albero che c’è in noi. Filtra la luce diafana che desta l’anima sopita nella materia: lì non muore ma vive.
Un’orma, una traccia di quel che sarà, il tratto graffiato, la linea decisa a definire tutto, a circoscrivere spazio e forme. Poi, la vaporosità del colore che mi ricordano le atmosfere di Pierre Bonnard, quel rapporto magico tra luce e figura, il ritmo vitale in breve.
Elisa, a chi la conosce nella sua produzione artistica, disvela un mondo di sola natura, di albero fiorito e infine fruttuoso.
Che siano gli alberi da frutto i suoi preferiti? Tutto ritorna. La semina di colori, più o meno nebulosi, mi riporta a qualcosa di generativo, di mutevole e di vitale al tempo stesso.
Alberi come pietre miliari che indicano confini esistenziali e spazi infiniti, sentieri e vie. Elisa, come Pollicino semina arte a dosi di natura nella naturalezza del suo esistere fatto di frammenti fotografici, di visioni reali e mistiche, di digitalizzazione della materia circostante. Il microcosmo ambientale assume a tratti dimensioni macro fino a rendere il dettaglio, universale.
La sua arte è quasi embrionale, quando dal nulla emerge un blu lapislazzulo o un grigio antracite, quasi a significare che può e deve emergere ad ogni costo, ad ogni modo radicare per germogliare nuovamente.

Che la sua seconda piantumazione primaverile di alberi sia foriera di altre rigogliose piantumazioni. Sarò sempre qui a percorrere i suoi boschi, ad annusare l’aria balsamica delle cortecce, ad incantarmi dei colori dei frutti e degli intrecci dei suoi misterici alberi.

Ad Elisa, ed a alla sua ultima fatica artistica, va un mio vecchio componimento poetico che per il mio sentire profano, equivale alla ricerca necessaria a qualsiasi artista per non replicarsi ma per riprodursi in altro modo, sempre.
Cerco/un tutto che mi avvolga/e che mi svolga,/che mi stringa/e che mi lasci/in un saluto,/in un eterno abbraccio/di mani nude/serrate e brune./Vivo troppo spesso/una vita altrove/ un po’ in ogni dove.
                                                                                                          Colomba Di Pasquale

martedì 24 aprile 2012


Faggio (Canfaito) tecnica mista su tela  80cm X 80cm

ALBERO ECOLOGIA DELL'ANIMA
TESTO CRITICO 
CURATO DA 
PIERLUIGI MORESSA



Le suggestioni presenti negli allestimenti compiuti da Elisa Latini per la mostra "Albero: ecologia dell'anima" rinviano a numerose radici culturali ed emotive.
Il primo termine che viene alla mente è desunto dalla lingua greca: "déndron", cioè "albero", ma non semplicemente nel senso di "aspetto arborescente". Nella parola greca risuona il prefisso di molti sostantivi dotati di interesse biologico e vegetale e allo stesso tempo si avverte il richiamo a una cultura: quella dei boschi sacri agli dèi, dei delubri: i templi allestiti per la purificazione, dei riti lustrali, che consentivano agli uomini, resi puri dalle acque, di accostarsi alla maestà degli dèi.
L'albero ci riporta, dunque, al tempo classico, e questo recupera le proprie ragioni nei primordi dell'uomo. Sappiamo che senza gli alberi e la loro funzione fotosintetica, che coinvolge luce, acqua e ossigeno (gli elementi di base della sussitenza) non esisterebbe la vita.
Ed è la clorofilla il pigmento efficace, che innesca le reazioni biochimiche proprie della foglia. Qui l'arte di Elisa Latini si rende protagonista di un recupero: dal pigmento, al colore, all'immagine interiorizzata, dematerializzata, resa pura idea e insieme istante di una folgorazione.
Dal disegno preparatorio all'immagine finale: il fotogramma di Elisa Latini esprime la conquista di uno spazio virtuale che avvicina l'interiorità dell'albero all'anima dell'uomo.

Ulteriori suggestioni sorgono dal percorso naturalistico impresso da Elisa ai luoghi della sua quotidianità: la val d'Esino, i boschi di faggi e di conifere nella Marca d'Ancona, ultime propagini d'infinito in vista di azzurre lontananze adriatiche. La poesia dei luoghi si rende poesia della forma, e questa diviene intimo sussulto dell'anima fissato definitivamente sulla tela, ma allo stesso tempo destinato a risuonare nello sguardo e nell'anima del fruitore.

In questo, albero e anima, ecologia della natura e della mente rinviano ad assonanze comuni. Le opere di Elisa Latini compiono questa sintesi e raggiungono vertici di appartenenza universali.
Direi che il suo stile non è estraneo a certa preziosità d'estremo Oriente, col richiamo incantato a una natura purificata, semplificata e proposta in modo ancora più intimo. Colgo anche segni grafici evocativi di un Giappone che fu impero del Sol Levante e ora è avanguardia dell'Occidente tecnologico,  le reminiscenze di una pace dell'anima che solo ad antichi riti e a profondità del pensiero possono appartenere.

Pierluigi Moressa

lunedì 23 aprile 2012



FAGGIO 2 (Canfaito) tecnica mista su tela 80cm X 80cm

ALBERO, ECOLOGIA DELL'ANIMA (02)
TESTO CRITICO  ACURA DI 
ELEONORA LATINI 

Quello che ci propone Elisa Latini nella sua nuova mostra è un prezioso incontro con lo spirito degli alberi.
Certo, l’espressione artistica non è che l’eco dei rumori di un’anima, per cui quegli alberi svettanti, quella profondità di foreste trovano primaria consistenza nella percezione personale e interiore dell’artista, ma, proprio per la potenza del mezzo, non di meno riescono ad essere in comunione anche con noi. Elisa Latini ha interpretato ogni albero, ogni cavità lignea e ogni  arboscello concependolo nell’imprescindibile relazione con l’Essere Umano; ha dato ai suoi alberi caratteri, inclinazioni e respiri.

Il rapporto viscerale che l’artista intrattiene con il soggetto della mostra, è lo stesso che la avvince all’esistere di quello in Natura: un grande amore.
Questo ciclo di lavori presuppone un occhio instancabile di ricercatore e fa pensare alla nascita di una sorta di “Viaggiatore per alberi”, il “fratello terrestre” del marinaio irrimediabilmente attratto dall’Oceano; uno che sempre si guarda intorno e anche nell’aiola sotto casa, trova il suo tronco protettore, il suo alter-ego frondoso o solo un silenzioso amico.

Tutta l’esposizione è pervasa da cromatismo notevole, da una cifra grafica ben caratterizzata e da un’eccezionale visione prospettica.

Il colore arriva con magnificente potenza: alcuni alberi sono scaldati da bagliori d’oro o d’ocra … come in certe giornate d’estate, che uno alza lo sguardo tra le fronde e rimane abbagliato dalla luce della canicola; altri sono persi in meravigliosi azzurri di cielo, quasi, tendendo ad esso, si dissolvessero nella luce e nel colore.

Ma non solo scelte e accostamenti cromatici trasmettono una grandissima energia, anche la tecnica grafica: caotica e sussultoria  nel dettaglio; implacabile definitrice di forme nello sguardo d’insieme. E quell’ energia così, nella congiunzione di più forze , diventa potenza, in certi casi pre-potenza anche: quella della Natura, tenace e perseverante nel suo vitalismo, nel suo resistere alle  Ere, dalla notte dei tempi e giù: lungo la catena dell’evoluzione.

La visione prospettica termina il trittico, ne sta all’apice e insieme a tecnica e colore, è indiscussa protagonista nel più vario ventaglio di destrezze acrobatiche.

 

Essa esalta la multiformità e l’ordinata complessità della vita vegetale, quel suo poter essere percepita in semplici forme geometriche di sintesi e il suo contemporaneo esplodere in infinite possibilità di dettaglio.
E sempre la visione prospettica rende gli alberi svettanti e regali; permette che l’occhio trovi antri immaginari in cerca di tesori perduti o che abbia l’impressione di addentrarsi, ove poter abbandonare i propri segreti o la proprie false maschere … i sogni o le paure.

L’albero viene declinato in tutte le sue potenzialità, se ne sfrutta l’aspetto decorativo, ma se ne percorre anche il simbolismo sino ad arrivare alla profondità dell’essere stesso. Alla vita.
Talvolta, nel momento in cui lo sguardo coglie certe tele una accanto all’altra, si ha come l’impressione che in maniera simbiotica e interconnessa, quella in cui è meno evidente l’anatomia  dell’albero, non sia che un particolare millesimale della vicina esplicita e intera, un ingrandimento al microscopio di milioni di volte, che ne mostra l’intima natura.
Nell’intreccio di rami e cortecce sono nascosti alveoli e ventricoli, cuori e polmoni anche nostri; oppure cellule pulsanti con nuclei e reticoli, membrane. Una visione che ricorda e esalta la consistenza frattalica e perfetta della natura.
 Delle tele fanno pensare agli uomini  … o donne anche … quelli che per particolari inclinazioni nella vita rimangono silenziosi, solitari, alteri, coraggiosi. I due pini così, potrebbero diventare vecchi amici o innamorati, l’uno magneticamente attratto dal calore dell’altro o, come hanno inteso altri, umanamente partecipe del dolore; il noce: un vecchio saggio, una guardia o un protettore; gli abeti: amici accoglienti nel momento del bisogno.
Ecco, gli alberi di Elisa Latini sono esseri complessi: benevoli o silenti ascoltatori, giovanotti aitanti verso il cielo o anziani rugosi con sulla corteccia le mille cose del mondo.

Vivi, semplicemente stanno, facendo della linfa il loro sangue e del loro respiro la nostra aria. Anche per questo, l’artista sente le piante così vicine al suo cuore, ne sente il nutrimento e naturalmente permette, che esse popolino il suo immaginario.


Eleonora Latini