Foto esposizione SPRINCOLOR Castel Fidardo
" ALBERO ECOLOGIA DELL' ANIMA02"
COLORE E NATURA
testo a cura di ELISA LATINI.
Ed è dai colori, è partita quest’avventura.
Ho iniziato questo percorso in primo perché
lo sentivo come una profonda riscoperta personale della natura intesa come intimo
mezzo espressivo.
In secondo luogo, sono stata affascinata
dal concetto, dalla definizione scientifica di colore; il colore è luce, è un’onda luminosa che il nostro
occhio interpreta come colore a seconda delle intensità ecc…
Dall’incontro con “Spring Color” ho avuto lo stimolo a provare i pigmenti, le
polveri “la materia pittorica”.
Ho cercato nelle definizioni scientifiche
come il nostro occhio percepisce il colore, ho cercato anche nella storia come
i pittori creavano i loro colori, ed ho iniziato un recupero della tradizione
pittorica passando così dal mezzo digitale con cui catturo l’immagine alla
tecnica pura.
Ecco perché utilizzo i pigmenti e perché vegetali
e terre.
Ricerco
nella storia il valore del sapere antico legato all’arte pittorica. Questo
è il valore che rendono i miei lavori unici ed irripetibili.
Il mio è un lavoro che in un mondo dove
tutto è devoto ormai alla riproducibilità e all’industria petrolchimica parla come
OPERA D’ARTE VIVA.
Opera
viva. Dal soggetto rappresentato al
fondo, tutto si muove ed i colori come la mia poetica, tendono a nutrire in modo
sottile e delicato chi la guarda.
Opera che non punta solo all’estetica
dunque, ma anche attraverso la stimolazione sensoriale olfattiva e visiva, a
una riscoperta intima della nostra natura
umana andata perduta.
di Elisa LAtini
TESTO A CURA DI
SPRING
COLOR TESTO TRATTO DA:
http://www.springcolor.it
Le pitture
ecologiche, come tutte le finiture
naturali, prevedono la totale esclusione di materie prime di sintesi
petrolchimica e l’uso di componenti di origine naturale o di “chimica dolce”
che creino un “minimo minor impatto” per l’ambiente e la salute di chi li usa.
Sul mercato oggi sono presenti una serie
di prodotti sedicenti "ecologici", con suffissi "eco",
"bio", "naturale". La Spring Color non
ritiene sufficiente la dicitura "zero
VOC" (composti
organici volatili) che indica una bassa percentuale di solventi,
senza specificare quali e quindi senza distinguere tra componenti naturali
atossiche e sostanze pericolose. Secondo noi le pitture e le vernici ecologiche non devono contenere
traccia delle sostanze cancerogene presenti nelle vernici convenzionali
(numerosi tipi di solventi, pigmenti, coadiuvanti e alcune cariche).
Per sapere di cosa parliamo bisogna
anzitutto conoscere di cosa è fatta una miscela pittorica (pittura o vernice).
Gli
elementi essenziali sono cinque:
- COLLE (leganti)
- CARICHE
- PIGMENTI
- SOLVENTI
- COADIUVANTI
COLLE o LEGANTI: Questo gruppo determina la specie e le caratteristiche principali di una pittura o di una vernice, che sono definite a seconda del legante principale contenuto in formulazione. Nei prodotti vernicianti attuali le colle sono rappresentate da resine polimeriche sintetiche aventi molecole complesse (resine acriliche, vinilversatati, alchidiche, epossidiche, silossaniche, siliconiche, ecc...). Lo svantaggio principale delle pitture con resine sintetiche è rappresentato dal fatto che la pellicola formatasi con il tempo tende a degradarsi manifestando fessurazioni, sollevamento e distacco a brandelli, rovinando l’estetica, compromettendo inoltre i supporti e producendo pericolose polveri che vengono respirate dagli occupanti dell’ambiente.
CARICHE: Le cariche sono materie rinforzanti dello strato
pittorico, normalmente inerti e costituiscono fino al 60% della composizione
della miscela pittorica. Le moderne vernici e pitture usano più o meno le
stesse cariche di un tempo : carbonati di calcio amorfi e cristallini, talchi,
mica, argille, gesso, polveri di marmo, quarziti, sabbia. Oggigiorno però
esistono anche delle cariche “modificate” artificialmente con rivestimenti di
sostanze sintetiche, cotture e “precipitazioni fisico-chimiche”.
PIGMENTI: I pigmenti sono le materie coloranti di una
miscela pittorica. Senza di essi il prodotto sarebbe un vernice trasparente o
neutra. Gli ossidi sono i pigmenti più rappresentativi (ossidi di ferro, zinco,
titanio).
Essi posseggono livelli di saturazione di tinta molto alti, cioè normalmente dopo la seconda mano non avviene più incremento dell’intensità della tinta (come succedeva un tempo con le terre naturali).
L'industria chimica negli ultimi decenni ha proposto una serie di pigmenti organico-sintetici dai toni molto forti e accesi (aniline, ftali, irgaliti, ecc...). Questa forte coprenza, ricercata in quanto facilita l’opera dell’applicatore, dà luogo però a valori di “sordità” e “piattezza” di colorito, criticati nell’edilizia del restauro da ricercatori, soprintendenti, progettisti e operatori.
Essi posseggono livelli di saturazione di tinta molto alti, cioè normalmente dopo la seconda mano non avviene più incremento dell’intensità della tinta (come succedeva un tempo con le terre naturali).
L'industria chimica negli ultimi decenni ha proposto una serie di pigmenti organico-sintetici dai toni molto forti e accesi (aniline, ftali, irgaliti, ecc...). Questa forte coprenza, ricercata in quanto facilita l’opera dell’applicatore, dà luogo però a valori di “sordità” e “piattezza” di colorito, criticati nell’edilizia del restauro da ricercatori, soprintendenti, progettisti e operatori.
SOLVENTI: I solventi e i diluenti della miscela pittorica e
del legante sono materie prime essenzialmente volatili. Nelle pitture acriliche
o viniliche o in quelle con resine amminoplastiche, con poliesteri o
poliuretani, i solventi organici più usati sono Idrocarburi Alifatici ed
Aromatici, Alcoli, Chetoni, Acetati e Glicoli : la loro caratteristica è
un'alta volatilità. Nelle vernici i solventi più comuni sono il Toluene, lo
Xilene e i Glicoli; negli inchiostri si usano in prevalenza i Chetoni ed infine
nelle colle il N-Esano.
COADIUVANTI: I coadiuvanti sono componenti secondari che
servono a stabilizzare meglio le miscele pittoriche. Esistono gli antischiuma
che servono a mantenere l’impasto più omogeneo; i sospensivi e gli addensanti
che lo fanno essere più compatto; i coalescenti che integrano le
funzionalità delle resine sintetiche; i tensioattivi che emulsionano le parti
grasse con quelle acquose; i bagnanti e i disperdenti che inglobano meglio le
polveri immesse; i conservanti e i protettivi del film secco che combattono le
cariche batteriche; i ritardanti che permettono un’essiccazione omogenea del
film pittorico; gli essiccanti che velocizzano l’indurimento degli oli e dei
grassi; gli antibolle che preservano il prodotto da eventuali formazioni di
piccoli crateri contenenti aria; inoltre i profumanti, gli idrorepellenti, i
correttori di acidità...
Trovo quanto mai azzeccata la sinergia che è stata creata tra la Spring-Color e l'arte di Elisa.
RispondiEliminaL'incontro dibattito è stato davvero ricco di spunti interessanti e di riflessioni preziose.
Alcune sono proprio arrivate al cuore, perché partite dal lavoro e dalla dedizione di una vita dell' imprenditore e dell'artista. Grazie ad entrambi!
<3
Eleonora